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Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

Dopo un lungo periodo di gestazione, Metal Gear Solid V: The Phantom Pain arriva per mettere un punto sull'epica saga firmata Kojima

l triennio 1997-1999 è stato fondamentale per la "rivoluzione" videoludica attuata dai giochi in tre dimensioni, con PlayStation e PC sugli scudi e l'arrivo di grandiose e sfortunate console quali Nintendo 64 e Dreamcast. Un periodo incredibilmente prolifico nel quale c'era ancora il giusto mix di idee, sostenibilità dei costi di sviluppo ed entusiasmo all'interno di logiche di pubblicazione meno pressanti, fondamenta che al giorno d'oggi ancora reggono il peso di dinamiche profondamente mutate.

Al tempo, se vi ricordate, le uscite all'interno dei tre grandi mercati principali - Giappone, Stati Uniti, Europa - erano distanziate anche di parecchi mesi ed in questi tre anni Half Life, Tomb Raider II, Gran Turismo, Shenmue, Xenogears e tanti altri - ci vorrebbe un articolo apposito - hanno fatto innamorare milioni di persone al punto da convertirle al culto del giocare.

Metal Gear Solid, è stato il titolo più dirompente arrivato in quel periodo - badate, non il migliore in assoluto - il vero e proprio leader di quella rivoluzione, perché in grado di stravolgere i classici canoni dell'epoca e rivoltarli come un calzino, aggiungendo un taglio cinematografico finalmente sublimato dalle tre dimensioni, ma anche da tante idee innovative che avevano diretta applicazione sulle meccaniche del gameplay. Dopo due Metal Gear meno "mediatici" su MSX, il Solid aggiunto nel titolo stava ad indicare il nome del protagonista principale e la creazione di un mondo pieno e corposo in 3D, che basava le sue premesse su una trama semplice e lineare, ma che rapidamente si sovrapponeva ad un messaggio antinucleare, mischiando accadimenti reali con la fantascienza e buttando nel piatto filosofia, morale, doppi e tripli giochi: comprendere appieno il substrato narrativo della saga di Metal Gear Solid è impresa ardua, ma anche per questo è riuscita ad appassionare milioni di giocatori.

Solid Snake, inizialmente con texture in bassa(-issima) risoluzione a raffigurare il suo volto, ha scalato rapidamente le classifiche di gradimento fino a diventare uno dei personaggi videoludici più carismatici di tutti i tempi, e trascinare la saga di Metal Gear Solid nell'Olimpo delle produzioni videoludiche: nel 2011 è stata eletta addirittura come la migliore di tutti i tempi. È stato anche il primo titolo nel quale il creatore ha ostentato con forza la sua impronta,​ al punto da identificarsi a doppia mandata - quasi come una condanna - e diventarne il padre-padrone, scavalcando agli occhi dei giocatori qualsiasi altro collaboratore e pure quella Konami che in fondo detiene la proprietà del brand. E lo affermo con un po' di mestizia, perché come in un classico copione già scritto, le belle storie d'amore possono essere destinate a finire, perdersi in un bicchiere d'acqua per incomprensioni e punti di vista differenti. Non sapremo mai esattamente il punto nel quale l'ego e la preponderanza mediatica di Kojima hanno soverchiato la scarsa pazienza e lungimiranza da parte di Konami, ma è giusto tenere fuori dal discorso faccende "personali" per concentrarsi sul prodotto finito. Metal Gear Solid V: The Phantom Pain rappresenta un punto di svolta cruciale e fondamentale per la saga, perché arriva a distanza siderale dal quarto capitolo, è completamente inedito nella struttura e ambizioso come sempre ai massimi livelli.

Trofei PlayStation 4

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain mette a disposizione 43 trofei, dei quali una buona parte nascosti perché legati alla complessa trama del gioco. Gli altri sono sicuramente fattibili, ma richiedono ore ed ore per essere sbloccati. Per ottenere il tanto agognato Platino, infatti, bisogna ad esempio portare a termine tutti i compiti di tutte le missioni, completarle con grado S, costruire le piattaforme della Mother Base nella loro interezza, sviluppare 300 o più oggetti.

Curiosità

Quanto dura il gioco? Per completare Metal Gear Solid V tra missioni primarie, secondarie obbligatorie e un po' di quelle facoltative assieme allo sviluppo della Mother Base, ci vogliono perlomeno dalle 40 alle 50 ore, quelle che abbiamo passato sul codice finale. Facile spenderne molte di più se si vuole portare a termine tutti i contenuti. A quale frame rate e risoluzione gira? In accordo ai dati di Konami, 4K/60 su PC, 1080p/60 su PS4 (oggetto della nostra prova), 900p/60 su Xbox One, 720p/30 su PlayStation 3 e Xbox 360. Quante missioni e tracce musicali ci sono? Non possiamo dare il numero preciso, ma sono diverse decine quelle principali, ancora di più le secondarie. Idem per le tracce musicali, Metal Gear Solid V non difetta di certo dal punto di vista numerico. Quando si sblocca l'assalto e la difesa alla Mother Base? Dopo la missione 22. È possibile utilizzare più spalle in contemporanea? No, è possibile selezionarne solo una alla volta

METAL GEAR LEGACY

"Posso giocare MGSV senza aver provato i precedenti capitoli?" La risposta è "si, no, boh!" perché la trama di Metal Gear è un vero e proprio casino, così complessa e su diversi piani temporali da aver dato vita a fan-site, gruppi di discussione e perfino due libri nel tentativo di spiegarla. Ovviamente aver giocato almeno qualcuno dei titoli principali è un plus molto importante in termini di contesto e immedesimazione; siamo altresì sicuri che il passare del tempo necessiti di una infarinatura per la maggior parte delle persone. Uno "sforzo" minimo da fare è quello completare Ground Zeroes (tra l'altro è stato reso gratuito sia su PlayStation 4 che Xbox One rispettivamente nel Plus e Games with Gold, su PC è disponibile ad un prezzo più basso), per il resto vi consigliamo di ripassare perlomeno per punti la storia, all'interno delle pagine più complete dedicati alla serie (in inglese): a questo indirizzo c'è quella di Big Boss fino a The Phantom Pain. Per amor di completezza, ecco una timeline dei giochi principali dedicati alla serie, in ordine di periodo storico narrato e non di uscita; magari in futuro ci torneremo con uno speciale dedicato!

Metal Gear Solid 3: Snake Eater (1964)

Metal Gear Solid: Portable Ops (1970)

Metal Gear Solid: Peace Walker (1974)

Metal Gear Solid V: Ground Zeroes (1974/1975)

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain (1984)

Metal Gear (1995)

Metal Gear 2: Solid Snake (1999)

Metal Gear Solid (The Twin Snakes) (2005)

Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty (2007/2009)

Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots (2014)

Metal Gear Rising: Revengeance (2018)

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sarà disponibile dal primo settembre 2015

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